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L’ERBA DEL VICINO di Lorenzo Zucchi

1996

foto di LORENZO ZUCCHI (diritti riservati)

Carmine mi telefona tutte le sere. Carmine è preoccupato. Carmine ha sentito dire che i nostri viaggi sono belli e vuole venire con noi. Ma non ha un’idea di quanti soldi potrebbe chiedere ai suoi genitori e se, alla fine, ce la farà o no. Ci sentiamo domani, Carmine. Il treno parte di mattina, questa volta; Sesto San Giovanni non consolerà i nostri vent'anni, nessuna saracinesca, nessuna vernice logorante. C’è la mucca pazza, c’è la mucca pazza! L’eleganza è possibile. Il degrado delle aree attorno alla stazione, universale e senza speranza, ma addirittura avventurarsi nella punta dei tossicodipendenti, di notte? Nella nostra testa cosa succede quando sentiamo la parola Svizzera? Poco, ancora. Le trasferte sui laghi per le mostre di pittori surrealisti, a venire. Il concerto da groupie dei Gem Boy alla rocca di Bellinzona, pure. La bandiera ‘proper’ o pura che dir si voglia, rimandata a quando si girerà sul serio ‘siamo tornati’. La sola esperienza è la puntata notturna con la Polo celeste, sigari, padanità mai sentite, un ispettore di dogana dormiente, la meraviglia di una valle verde. Chiama il Compagno Fedele. ‘Hai sentito Carmine?’ ‘Oggi no’ ‘Lo chiamo io, ormai dobbiamo prenotare’. La tradizione ci accompagna con l’album delle figurine, persino la Stella del Carrugio varrà un gesto di stizza e le chiese, che richiamano gli stili del passato falsificandoli, sono sempre state le mie preferite, figurarsi un romanico lucchese dove si parla tedesco. I nostri viaggi sono composti, regolari. Che film vediamo stasera? (cit.) Ponti pedonali, scandisci bene quelle parole. Il pragmatismo di chi sacrifica era noto? In una mattina di sole, ci sono piccole attrazioni una dietro l’altra in questo lungofiume austero di finestre azzurre. Una terrazza panoramica di ghiaia, è subito incanto. Vuoi non fumarti una sigaretta qui? Ci teniamo a distanza dalle vetrine dei negozi, non ci hanno mai interessato. Carmine è uno dei leader della Cocif. Nel campetto, dove le colleghe ogni tanto scavalcano e vengono a gustarsi lo spettacolo, a volte risorge persino Lazzaro. Squadra tosta con un portiere col cappellino, Carmine vi fa il centrale difensivo. Il nome deriva dallo sponsor delle mute del Cosenza acquistate in stock al vecchio deposito dell’ABM. La ruvidità, solo tentata, cerca di compensare alla lentezza nel marcare gli avversari più sguscianti. ‘Ah, il buon vecchio, caro, santissimo, maiale’. Perché insomma col tedesco non è che ce la si cavi alla grande, eh? L’internazionalità del luogo è evidente, nei tavolini che accolgono gli uomini d’affari di hotel sovraprezzati, nei gazebo sull'erba di iniziative benefiche di vario livello, nello stile uniforme dei pesanti edifici statali. Abbiamo parcheggiato là, una volta. Funicolari finte, funicolari vere, questa città è immensa. Altro che mattonelle. Chagall è da sempre il mio preferito. E beviamoci un caffè, che qui di gente che lo sa fare ce n’è in abbondanza. Qualcuno suona nella cavea, le scarpe col tacco già abbandonate, la borsa sulla sedia, il pentagono delle immaginazioni notturne, la vista a 360 gradi. C’è un gioielliere che fa bene il suo lavoro? Non è possibile, si è rotto ancora. Il Compagno Fedele vota un museo, oppure una panchina con delle bustine? La settimana prossima andiamo a vedere gli Iron Maiden. Una taverna dove accenderemo noi la luce, sarà aperto il ristorante? Piatti tipici, siamo etnici ma localisti. Per chi sono i gamberi? Hanno inaugurato un supermercato con palloncini bianchi e azzurri. Altstadt però è davvero uno spettacolo, ci sono i balconcini iconici, siamo fratelli di sangue, le strade di pavé in discesa che ti fermi anche solo per un attimo a respirare la tua felicità. Bisognerebbe percorrerle tutte, le vie sulla riva destra, ma anche il richiamo dei bijoux architettonici centrali è notevole, e colpirà la sera, tra stufe in maiolica e birre in piedi fuori dai locali; questa è davvero una città splendida (-mente ignorata, lo aggiungiamo noi). Carmine gioca al fantacalcio. Nel regno di Jack (RIP) non c’è molto altro da fare. E poi voi vi chiedete perché Carmine studia prevalentemente a casa? Ci sono otto squadre e c’è anche una fenice che perde sempre e qualche volta stravince. Ci sono le cucine, i paladini, i giudici, i sommelier, i mazzieri. Ci vogliamo molto bene, e dedichiamo ore calme all'esplorazione della Kunsthaus, tra le tre streghe di Füssli e la guerra di Böcklin. Bellevue, non si vede niente. Stadelhofen, tra le bici c’è il passaggio per la gioia. Kreuzplatz, sappiamo riconoscere il distacco urbanistico che rende informi certi luoghi dalla toponomastica altisonante. In realtà già si vede dalla mappa, se una piazza sarà bella o no. Basta averne viste tante. Il Compagno Fedele acconsente a buttarla in gloria, è il giorno di Pasqua, sulla riva del lago gelaterie e birrerie, giovani in numero impressionante, gente scalza, gente in costume che prende il sole. Ci piace camminare, non ancora correre. Ma si marcia veloce. E votiamo in segreto. Le siepi si fanno prevalenti, gli edifici bassi. E poi gli slarghi, ancora. Finalmente un percorso della memoria. Il ritmo placido delle rotaie che salgono culla i pensieri e li trasferisce in un’altra dimensione, quella in cui si vive qui da sempre. Si sta salendo per fare una partita a tennis, conoscere le figlie dei soci del club, instaurare relazioni pericolose; un attimo, ma non era la trama di un film? In queste ville, quanti cadaveri ci saranno? Karin ha gli anfibi. Karin ha i capelli verdi. Karin appare all'improvviso e strega l’atmosfera. Karin chiama, la paura risponde. Your time will come… Il distretto a luci rosse, cosa ne pensate? Opportunità o ghetto? Specialità Fonduta. Quando torneremo bisognerà fare attenzione. Il degrado di Paulo Coelho. Ma non funziona il sito, è un www delle origini oppure una sua falsificazione perfetta. Les bagages, les bagages. Carmine studia medicina. Carmine vuole assolutamente laurearsi e fare il chirurgo. Fermo, stabile, rassicurato più che rassicurante. Le notti di anatomia saranno lunghe, gli occhiali fissi sulle ricostruzioni delle sale da presenza. Lui c’è, sempre, non vuole perdersi qualche spiegazione extra. Vento caldo, cinque lettere. I quotidiani, li legge chi cerca lavoro nelle imprese di pulizia. Avete presente i filmati che riprendono percorsi urbani velocizzati? Sono assoluti, sarebbero stati un impegno costante se la tecnologia avesse consentito di editarli in presa diretta. Finestre gialle, zanzariere rosse, vernice tenue azzurra. C’è l’ufficio della famiglia. Sogni infiniti, non posso negarli. Lutero, che ragione c'è di mostrare clemenza ai contadini? L’emiciclo dell’ennesima stazione, porticato, resta impresso. Arte orientale, trampolini, stadi, come erano le nostre preferenze? La notte scende su Museumstrasse. Guardo fuori dalla finestra, al presente che sfugge, al futuro imminente oltre le strisce pedonali. Mi chiedo: come sarebbe cambiata la vita di Carmine se fosse venuto con noi a Zurigo?

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