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THE ROLLING STONES
Sessanta leccate di Rock and Roll 
di Fabio Ruta

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Volume 1
LA MACCHINA DEL TEMPO DEGLI STONES

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2022 Edizioni Underground?

254 pagine

 

Immagine di copertina di SIMONE LUCCIOLA

Gli Stones sono una “Time Machine” che ha attraversato sei decadi. Dai tempi della Swinging London, del beat e della British Invasion, passando per i rumori di guerra del Vietnam, la sex revolution,  le proteste del sessantotto, gli happening e le controculture degli anni settanta, le trasgressioni e le droghe, le luci dei club degli anni ’80, i megatour mondiali.

Per arrivare agli anni venti di questo nuovo millennio, alle “città fantasma” nei lockdown ed a nuovi rumori di guerra nel Vecchio Continente.  Attraverso queste temperie hanno mantenuto la loro identità di più  grande rock and roll band del mondo, con le radici ben piantate nel blues e la capacità  di confrontarsi  con i nuovi generi ed i cambiamenti.

Il 2022 è l'anno del sessantennale della band che, ancora, sul palcoscenico, non ha rivali. In queste pagine si parla di quella “macchina del tempo”, della poetica corrosiva espressa dalle loro canzoni: affrontando discografia ufficiale, carriere soliste, bootleg, filmografia, colonne sonore, bibliografia essenziale, esibizioni live in Italia, cover italiane e straniere dei loro brani. Cercheremo inoltre le tracce degli artisti e delle band che hanno appreso la loro lezione, seguendo le orme della leggenda.

Tra le immagini, suggestivi scatti di Renzo Chiesa al concerto degli Stones al Palalido del primo ottobre del 1970.

Prefazione di Paolo Del Vecchio

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Volume 2
TALKING ABOUT THE BAND

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2022 Edizioni Underground?

232 pagine

 

Immagine di copertina di SIMONE LUCCIOLA

Loro per noi fans sono eterni. E lo sarà sempre il ritmo di Charlie, come il segno che lasciò Brian. I Rolling Stones ci hanno raccontato una splendida bugia, alla quale è stato bello credere. L'illusione che si può essere per sempre ribelli, liberi e giovani. E a quella bugia vogliamo  credere ancora un po'. Tenercela stretta come la loro musica, colonna sonora delle nostre esistenze. Come un tatuaggio sull'anima. In questo volume parleremo della loro musica e del segno che hanno lasciato nelle culture giovanili e  nel demolire ogni stereotipo legato all'invecchiamento. Delle radici musicali e della loro influenza su generazioni di band ed artisti, del rapporto con moda, arti visive e molto altro ancora (dalle chitarre rollingstoniane della esposizione di Bignami e Cadei, alla storia del fan club italiano).  

Lo faremo con  diverse interviste a musicisti, giornalisti musicali e di moda, scrittori, discografici, fotografi, artisti visuali, studiosi e fans. Tra cui: Fabio Treves, Ezio Guaitamacchi, Mauro Zambellini, Massimo Bonelli, Sugar Blue, Pau dei Negrita, Franco Fabbri (già storico membro degli Stormy Six), Andrea Lenti, Isy Araf, Jacopo Ruozzi, Andrea Pagano, Oliviero Toscani, Laura Albergante, Pino Scotto, Francesco Paoletti, Laura Pacelli, Monica Fioletti, Pablo Echaurren, Roberto Neri, Luca Mattioli, Andrea Paoli, Paolo Mottana, Laura Fedele, Marcello Milanese, Steve Sperguenzie, Michele Anelli, Maurizio Solieri, Massimo Gori, Arturo Stalteri, Ignazio Marino e Mimmo Catricalà. Tra le immagini uno storico scatto a Mick Jagger, realizzato nel 1973 da Oliviero Toscani  e un ritratto di Charlie Watts di Aly Mastrorilli.

In uscita il 15 LUGLIO 2022

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DOPPIO VOLUME AL PREZZO DI 28,00 €

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"Ok. Saliamo sulla “Time Machine” degli Stones, guardiamo un po’ dentro e un po’ fuori, ai tempi che cambiano. Come dall’oblò di una navicella spaziale.  Facendoci trasportare  nel viaggio dalla musica della più grande  band della Storia. Parliamo con amici, artisti, musicisti, studiosi, esperti di moda e Lifestyle, giornalisti, fotografi, scrittori e fans. Facendoci spazio tra club e scantinati, adunate oceaniche e stanze disfatte. Inseguendo le tracce di immagini e suoni tra bianco e nero e bluray, tra solchi di vinile e web. Dal vecchio registratore a cassette su cui Keith Richards incise il riff micidiale di Satisfaction, all’iPhone con il quale Mick Jagger ha completato il suo brano più recente, per la sigla della serie “Slow Horses”. Aggrappati al sogno del rock and roll. Cavalli selvaggi non riusciranno a  trascinarci via."

 

FABIO RUTA, classe 1972, l’anno in cui uscirono Exile On Main Street e The Rise And Fall of Ziggy Stardust and The Spiders Of Mars. Appassionato di Rock, Arte, Cinema. Dottore in Scienze dell’Educazione e in Consulenza Pedagogica e Ricerca Educativa. Lavora da molti anni come Educatore nei servizi sociali. Negli anni ‘90 fu tra i promotori della rivista “Fogli Sensibili - all’ambiente, alla società, al lavoro nel Verbano Cusio Ossola”. Autore di diversi scritti su testate cartacee, riviste web e collane pedagogiche. Si è occupato in particolare di tematiche legate a welfare, laicità, diritti civili, carceri, spazi sociali, antiproibizionismi. Un suo intervento sul pensiero laico ed anticlericale di Ernesto Rossi è stato pubblicato in “Ernesto Rossi, Economista, Federalista, Radicale”, a cura di Lorenzo Strik Lievers, introduzione di Emma Bonino,

Marsilio, 2001.

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